Intervista a Vittorio Subacchi

Vittorio Subacchi è in NTS dal 1991.
Dopo un lungo periodo nell’area industrializzazione, oggi è il responsabile tecnico della manutenzione stampi. A lui abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia, tra lavoro e vita privata.

 

INTERVISTA A VITTORIO SUBACCHI
Come è iniziata la tua avventura in NTS?
Tanti anni fa lavoravo nel mondo delle carpenterie metalliche.
Da sempre attento ai temi della tecnologia e dell’innovazione, iniziai ad appassionarmi al mondo della plastica. Quando poi conobbi Gianrenzo Manzoni – il fondatore dell’NTS di oggi, ndr – non ebbi più dubbi su quale fosse il mio futuro.
Ho avuto il piacere di lavorare al suo fianco per diversi anni e lo ricordo come un uomo molto illuminato. Spesso si corrucciava e mi diceva: “Se potessi trasferire nella realtà tutta la tecnologia che ho in testa, sarei un uomo felice!”. Era un instancabile innovatore e sapeva trasmettere il suo entusiasmo alle altre persone; altra cosa, rispettava il suo prossimo in maniera profonda, una dote sempre più rara.

 

È importante lavorare in un clima di fiducia reciproca?
Per come sono fatto io, direi che è indispensabile. Oggi ho il piacere di lavorare a stretto contatto con la sorella di Gianrenzo, Marinella, e sono molo felice perché anche con lei sono riuscito a instaurare un rapporto che si basa sulla stima e sulla fiducia reciproca.
Quando è morto Gianrenzo, vent’anni fa, non è stato facile mantenere tutti i clienti ma la famiglia Manzoni ha saputo fare squadra e dare continuità alle attività pregresse, lavorando con intensità e determinazione. Mi piace sempre ricordare a tutti i miei colleghi che la famiglia Manzoni ha generato un’azienda, non per colpi di fortuna, ma con sacrificio, impegno, sudore e umiltà.

 

Quanto conta avere memoria storica in un’azienda che desidera proiettarsi nel futuro?
È fondamentale, altrimenti si perdono i valori che restano ciò su cui si basa il futuro.
Ringrazio personalmente Rosanna, la seconda sorella di Gianrenzo, e suo marito Bruno che hanno sempre lavorato moltissimo in azienda, così come Marisa, la moglie di Gianrenzo, che ancora oggi dà il suo prezioso contributo all’azienda.
Dobbiamo molto a tutti loro.

 

C’è una caratteristica del tuo carattere che ti aiuta sul lavoro?
Mi piace andare d’accordo con tutti.
Ritengo che la cordialità sia un valore importante: nel lavoro è normale avere scontri o visioni diverse delle cose, ma bisogna imparare ad armonizzare i punti di vista differenti.
Tendo sempre a fare il primo passo quando vedo che dall’altra parte c’è qualche resistenza al dialogo, magari proprio a seguito di uno scambio di idee divergenti.
Il bello di NTS è quello di essere una realtà vivace, frizzante, dove tutti possono contribuire al benessere aziendale.

 

Che cosa pensi delle nuove generazioni che si stanno facendo avanti in NTS?
Penso tutto il bene possibile. Credo che negli ultimi anni NTS si sia arricchita di talenti davvero notevoli: ognuno con caratteristiche diverse, ma tutti con una voglia di fare lodevole.
La specializzazione è un tema che farà la differenza nei prossimi anni, così come il tema del cambio generazionale. Le vecchie leve trasferiscono un sapere che si fonda sull’esperienza e sulla storicità; i giovani, invece, portano studio, novità, energia: quando questi due mondi si incontrano, la compattezza aziendale è assicurata.

 

A tuo parere qual è l’approccio giusto per intraprendere un nuovo progetto?
Per prima cosa bisogna capire che in azienda non ci si comporta come a scuola.
Nessuno insegna, nessuno è il primo della classe: ci si rimbocca tutte le mani in vista di un obiettivo comune perché ognuno è chiamato a dare il suo contributo.
Spesso è necessario mantenere una certa oggettività nel prendere decisioni dal momento che devono essere determinate dall’unico parametro che conta: fare ciò che è meglio per l’azienda.

 

Come vedi NTS tra dieci anni?
Vedo un’azienda che saprà mantenere nome e solidità.
NTS diventerà sempre più un polo di grande innovazione e attrattività per i nuovi talenti internazionali. L’investimento sulle persone preparate, fattore distintivo in NTS, è la nostra forza più grande.

 

Che cosa ti piace fare nel tempo libero?
Cerco di tenermi aggiornato sul mio lavoro e sui temi tecnologici, in generale.
Poi pratico diversi sport e cerco di dedicare il mio tempo libero alla mia famiglia: ho molti nipoti e la mia più grande soddisfazione è passare del tempo prezioso con loro per vederli crescere.

 

Il Bilancio Sociale 2017

NTS conferma e rafforza il suo impegno nella Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) generando il suo primo Bilancio di Sostenibilità riferito all’anno lavorativo 2017 secondo i requisiti dell’ONU Global Compact.
Business continuity e sostenibilità sono al centro di un impegno che va oltre le promesse e che si dimostra una realtà quotidiana.

Prosegue il percorso di NTS nella sua evoluzione strategica volta al potenziamento delle risorse umane e alla valorizzazione delle loro soft skills. In particolare, i temi che sono stati approfonditi nel 2017 sono stati:

• Sicurezza, Ergonomia e Benessere sul luogo di lavoro (progetto WHP)

• Formazione continua dei dipendenti

La cura di questi ambiti ha consentito all’azienda di potenziare nel team qualità come professionalità e know-how, da sempre le caratteristiche più apprezzate di NTS.

Ad avvalorare la direzione strategica volta al “fare la differenza” con servizi innovativi “beyond moulding”, NTS ha annunciato anche il cambiamento di nome e logo, con l’intento di creare un posizionamento ancor più deciso nel mercato del termoindurente e termoplastico di prodotti tecnici industriali. L’ottica è anche quella di costruire un’efficace diversificazione settoriale e geografica.
In quest’ambito sono state pianificate azioni di comunicazione crossmediale, nella consapevolezza che una brand identity sempre più forte possa generare attrattività di competenze e un ulteriore senso di appartenenza in un team già molto unito.

Sei curioso?

Leggi in allegato il Bilancio Sociale del 2017.

È la contaminazione di saperi e valori il «credo» aziendale di NTS, azienda di Lallio specializzata nel settore dello stampaggio di materie plastiche, termoplastiche e termoindurenti, oltre che della costruzione di stampi per conto terzi.
Contaminazione che si traduce con investimenti continui in nuove tecnologie e risorse umane, cuore pulsante del modus operandi dell’azienda guidata da Marinella Manzoni, figlia del fondatore Alessandro, che ha saputo andare oltre il confine familiare rivoluzionando la cultura e il modo di operare all’interno dell’azienda. «Innovazione continua, non solo tecnologica, affidabilità delle competenze delle risorse umane, governance strategica e di differenziazione consapevole, sguardo rivolto al mercato internazionale e managerializzazione dell’organizzazione sono i pilastri di NTS – spiega il vicepresidente Marco Manzoni -. Da soli non si va molto lontano. Grazie alle partnership con università, scuole, fornitori e altre imprese abbiamo costruito la nostra storia imprenditoriale che in questi 60 anni, tra passaggi generazionali, progressi tecnologici e sfide di mercato, si è saputa adattare a nuove forme, allargando lo sguardo verso una concezione sostenibile e innovativa ».

NTS nasce alla fine degli anni ’50 dalla ditta individuale Manzoni Alessandro, piccola azienda artigiana costruttrice di stampi per lo stampaggio delle materie plastiche. A metà degli anni Settanta viene avviata l’attività di stampaggio a compressione dei materiali termoindurenti con l’utilizzo prioritario di masse e preimpregnati poliesteri (BMC e SMC), che in quegli anni iniziavano ad essere proposti sul mercato. L’utilizzo di questi nuovi materiali si è subito dimostrato ideale per le applicazioni nel settore elettrico, diventato il settore principale di sbocco dei prodotti aziendali.
La ditta individuale si trasforma in Termostampi e, a metà degli anni ‘80, la produzione viene integrata con l’attività di stampaggio dei materiali termoplastici, soprattutto polimeri tecnici. Contemporaneamente viene avviato lo stampaggio a iniezione delle resine poliestere (BMC).

Nei 20.000 metri quadrati del quartier generale a Lallio, che accoglie uffici, reparti di progettazione, produzione e magazzini, i reparti sono posizionati in modo da agevolare i flussi logistici e produttivi, ottimizzandone i processi. Un’intensa vocazione internazionale, confermata anche dagli ultimi dati sull’export ormai stabile attorno al 60% del fatturato, è il punto di forza di NTS che, nel 2005, ha aperto una filiale produttiva nel cuore dell’Europa, ad Arad in Romania. In questa sede, che occupa 3.000 metri quadrati, vengono effettuate lavorazioni di stampaggio a compressione di materiali termoindurenti e assemblaggio di componenti. Sia NTS che Termostampi Rom hanno un sistema di qualità certificato secondo la norma Iso En 9001:2015.
«Il continuo innesto di nuove tecnologie nella costruzione stampi e nello stampaggio ci ha permesso di acquisire nuove capacità nella trasformazione di una vasta gamma di materie plastiche per articoli tecnici e di offrire anche servizi di codesign, ampliando il mercato di sbocco dei propri prodotti da quello elettromeccanico, oggi il mercato principale, all’automotive, alla meccanica e al meccanotessile, all’elettrodomestico ed elettronico – sottolinea Manzoni -. Oggi siamo entrati nel vivo della fase “Industria 4.0” e questo significa dotarsi di macchine e software predisposti alla iper-connettività per il monitoraggio e il controllo, anche da remoto, oltre all’acquisizione di dati tramite un ingegnere “data Analyst” che dà significato ai parametri che raccogliamo quotidianamente per il miglioramento continuo delle perfomance produttive.

Anche le nuove tecnologie come l’additive manufacturing 3D sono monitorate dal nostro R&D per studiarne fattibilità d’utilizzo nei nostri processi. Per l’ambito della produzione prototipale abbiamo invece una partnership con un’azienda specializzata in grado di produrre dei prototipi secondo specifiche anche in meno di 48 ore. Ma la nostra sfida quotidiana va oltre gli investimenti continui in innovazione e tecnologia: macchine, robot e automazione sono importanti tanto quanto la formazione degli operatori diretti e indiretti»

Tanta tecnologia, quindi, ma anche condivisione di strategie, mission, vision e valori per mettere al centro le soft skills e le risorse umane: «La nostra storia è iniziata nel 1959 quando costruivamo stampi per la plastica e con il tempo abbiamo deciso di estendere l’attività allo stampaggio termoindurenti, termoplastici e assembleggio – conclude Manzoni – Il passaggio è stato naturale: l’evoluzione del know-how fa parte integrante del nostro modo di intendere ogni impresa dove le persone hanno sempre fatto la differenza: persone che miglioriamo con interventi continui di formazione sia professionale sia personale. Se migliora la persona, migliora il professionista e quindi migliora anche NTS. Il tutto condito dai valori che l’azienda ha condiviso con tutti i collaboratori e che ci consentono di raggiungere gli obiettivi di mercato.

Questo ci ha aiutato anche ad affrontare il passaggio generazionale: l’azienda è infatti gestita con un approccio tipicamente manageriale fatto di merito, controllo, metodo e condivisione. Guai ad avere un “tasso di preziosità” del manager troppo elevato: metterebbe a rischio l’intera azienda che in NTS è considerata come un “bene pubblico a capitale privato”. Siamo, infatti, convinti che l’azienda abbia un impatto sociale così rilevante che deve essere sostenibile in tutto ciò che fa, anche nella governance: essere un’identità forte e capace di andare oltre chi la governa in quel momento. Questa è business continuity».

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Fonte: Speciale Gomme&PlasticaEco di Bergamo – 19/12/18