FAQ 9 – In cosa consiste la tecnologia del vuoto?

Mattia Pozzato, Project Manager NTS, ci racconta che cosa è la tecnologia del vuoto presidiata da NTS.

Perché in NTS utilizziamo la tecnologia del vuoto?

In NTS siamo in grado di gestire lo stampaggio a iniezione termoindurente con l’aiuto del vuoto in cavità. Ciò comporta miglioramento del processo produttivo ed un aumento della qualità del prodotto.
Usando il vuoto, infatti, eliminiamo eventuali porosità del pezzo migliorando l’estetica finale.
Questo è una delle tante strade che mettiamo in atto al fine di raggiungere una qualità senza compromessi.

Contattaci subito per sapere se il nostro approccio integrato può portare valore aggiunto anche nella tua azienda.

 

 

Mattia Pozzato
mattia.pozzato@ntsmoulding.com

 

 

Il paradosso sta tutto dentro un numero: il 15. Nonostante si lavori in meno di due metri quadrati, ogni giorno si rischia di andare avanti e indietro per l’azienda per 15 chilometri. È lo spazio che si rischia di coprire passo dopo passo per recuperare materiali, attrezzi, componenti o per chiedere istruzioni e informazioni. Spesso aspettando risposte di altri. Quanto tempo perso. Un’altra risorsa sprecata. E gli sprechi aziendali, spesso senza rendersene conto, sono nascosti dentro a ogni funzionalità dei processi produttivi. Con un’aggravante: questo capita quando il lavoro dell’uomo non viene messo al centro.

È bastato montare una bicicletta in legno secondo due metodi diversi – tradizionale e innovativo – di organizzazione e degli spazi di lavoro per misurare la differenza: produttività aumentata fino al 30%; taglio dei tempi finali di set up fino al 45%, triplicato il numero dei pezzi montati nello stesso tempo. È competitività recuperata. «Oggi il tempo è una risorsa scarsa, è indispensabile dare più attenzione allo spazio di lavoro, alla sua organizzazione e alle persone. Credo sia una reale opportunità anche per far emergere talenti che si hanno in azienda».

C’è soprattutto lui, Marco Manzoni, titolare della Nts di Lallio, 250 dipendenti, azienda familiare in senso stretto e leader nella progettazione e produzione di stampi e stampaggio di articoli in materiale plastico, seduto nella stessa aula il giorno dell’inaugurazione formale dell’Academy dell’aziendaÈ lo sforzo di Nts di rendere la formazione interna ancora più una costante, capace di rispondere alle necessità dell’azienda e delle persone. «Sono investimenti per elevare la professionalità di ciascuno e il benessere sul lavoro. Dobbiamo avere in testa spiega Manzoniche c’è sempre un modo migliore per fare le cose rispetto a quanto fatto ieri: è “il sale” di chi si impegna a rendere ancora sostenibile la produzione industriale». È anche il giorno in cui Nts ha deciso, nel suo 60esimo anno di attività, di dare una svolta e adottare un proprio modello organizzativo, su misura. Dall’altra parte, la consulenza della società specializzata EY. Si parte con una esortazione: «Utilizzando le mani si riesce a cogliere al meglio l’ottica della lean manufacturing» annuncia Massimo Trebeschi, operation manager di EY.

Sono le due parole magiche della giornata: lean (snella) e manufacturing (produzione).

Il metodo ha origini giapponesi, la Toyota è il modello di assoluto riferimento in fatto di produzione lean, tanto da aver insegnato a tutto il mondo la logica di questo metodo. La finalità non è solo quella di tagliare sprechi, sovrapproduzione, tempi morti, perdite di processo e scorte. «Standardizzare un processo di lavoro – ha spiegato Manzoni – significa darsi una priorità irrinunciabile: certificare lo standard di sicurezza».

Stralcio di articolo tratto da Skille – Eco di Bergamo – mercoledì 15 gennaio 2020

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