Oggi abbiamo intervistato Gianluigi Benedetti, a capo dell’Ufficio Tecnico Progettazione Stampi di NTS.
In azienda dal 1986, ci racconta la sua passione per il lavoro e per la musica.
INTERVISTA A GIANLUIGI BENEDETTI
A quale evoluzione aziendale hai assistito in trent’anni di attività?
Un’evoluzione che definirei epocale. Siamo passati dal tecnigrafo alla progettazione 3D ma, cosa ancora più importante, ci siamo trasformati da azienda artigiana in realtà internazionale e strutturata. Ciò che trovo più sorprendente della storia di NTS è certamente il suo spirito pionieristico, il desiderio di mettersi in gioco negli anni e di continuare a crescere.
Personalmente, sono un uomo alla costante ricerca di nuovi stimoli professionali e se mi fossero mancati, non credo sarei rimasto per tanti anni.
NTS ha sempre la capacità di sfidarmi e di sorprendermi.
È importante adattarsi al cambiamento?
Il cambiamento fa parte della vita. Gli input del mercato, ad esempio, sono fondamentali per farci comprendere come fidelizzare i clienti vecchi e acquisire i nuovi. Se fossimo sempre uguali a noi stessi non avremmo nessun vantaggio competitivo da spendere: l’innovazione è radicata nel DNA aziendale.
A tuo parere qual è la forza dell’Ufficio Tecnico?
Tutti i progettisti del nostro Ufficio hanno trascorso un periodo iniziale in officina.
Questo significa che ancor prima di “progettare” sanno “fare”, una questione non da poco direi. L’approccio sempre piuttosto pragmatico e l’esperienza acquisita sul campo sono ciò che ci permette di fare la differenza, soprattutto in tutte quelle situazioni – e sono la maggior parte- che fin dall’inizio non si presentano come standard.
Come reagisce il tuo Ufficio all’entrata di una nuova risorsa?
Cerchiamo di essere accoglienti e cordiali. Ciò che ricerchiamo nei nuovi assunti è entusiasmo, proattività, capacità di mettersi in gioco. Tra colleghi vige un grande spirito di squadra, lavoriamo fianco a fianco convinti che dal confronto nascano sempre ottime idee.
NTS crede fortemente nella formazione delle sue risorse. È un approccio utile al business?
Credo che i percorsi formativi multilivello intrapresi sinora siano stati un grande propellente per il miglioramento di ognuno di noi.
Tra i tanti temi su cui mi sento sensibilizzato, uno ha un’importanza particolare: la capacità d’ascolto. Comprendere punti di vista diversi, avere un modo di porsi che sia commisurato al proprio interlocutore, sapersi confrontare per il bene di un obiettivo comune sono tutte competenze che danno valore aggiunto a un’azienda. Le regalano efficienza e, soprattutto, offrono alle sue persone il desiderio di migliorarsi continuamente.
Cosa ti rende felice sul tuo lavoro?
Sentire che il mio team è apprezzato.
Di recente, dopo la presentazione di un progetto per una multinazionale operante nel settore elettromeccanico, il mio interlocutore ha esordito con questa frase: “Agli altri devo sempre dire cosa fare. Voi avete la capacità di precedere le mie aspettative e le mie esigenze”.
Quando un cliente ripone questa fiducia nei nostri confronti mi sento appagato e so per certo di potergli offrire il meglio.
Nascono anche delle amicizie sul lavoro?
Sì. Ogni tanto mi capita di mangiare una pizza con i colleghi e rispettive famiglie: si finisce spesso a parlare di lavoro con i coniugi che puntualmente ci pungolano con frasi del tipo: “Ma voi parlate solo di NTS?”.
Al di fuori del lavoro, qual è la tua grande passione?
La musica e, in particolare, il pianoforte.
Ho frequentato otto anni presso il Conservatorio di Bergamo e fino a pochi anni fa seguivo due corali suonando anche l’organo in Chiesa. Amo la musica classica sacra, perché adoro la dimensione di estrema sensibilità in cui mi riporta ogni volta che la ascolto.
L’anno scorso mi sono rinchiuso tre ore nella Basilica del Sacro Cuore di Montmartre ad ascoltare un organista di grande talento. Ho chiuso gli occhi e sono stato invaso da emozioni uniche; non dimenticherò mai quell’esperienza.
I VALORI DI UNA FAMIGLIA NEL GESTIRE L’IMPRESA
Nel 2019 festeggerà i suoi primi 60 anni di attività, sempre ai vertici internazionali nella costruzione di stampi e nello stampaggio di articoli in materiale plastico, termoindurente e termoplastico.
La NTS Spa nasce nel 1959 grazie a un’intuizione di Alessandro Manzoni che ha subito creato una piccola officina con una decina di collaboratori specializzati nella costruzione artigianale di stampi. Dagli anni Settanta, con Gianrenzo Manzoni, l’azienda, che oggi ha sede a Lallio, ha intrapreso un percorso di innovazione costante, introducendo anche le attività di stampaggio di serie a compressione e iniezione di materiali termoindurenti e iniezione di materiali termoplastici con assemblaggi.
Nel 1996 la guida di NTS, fino allo scorso anno conosciuta con il nome di Nuova Termostampi Spa, è passata nelle mani di Marinella, figlia del fondatore e sorella di Gianrenzo.
Con la sua direzione, l’azienda ha proseguito la crescita imprenditoriale, culminata nel 2005 con l’apertura ad Arad (Romania) di un nuovo impianto ed il nuovo stabilimento attuale sede NTS di Lallio.
Oggi NTS, un fatturato 2017 di 25 milioni (30 il bilancio consolidato), è presente in 7 Paesi del mondo.
«Amica e maestra – sottolinea il vice presidente Marco Manzoni – la plastica è la grande protagonista della nostra azienda. Ci ha insegnato che sapersi adattare a nuove forme – anche imprenditoriali – è uno straordinario modo di evolvere.
È questo lo spirito con cui festeggiamo i nostri primi 60 anni». Il futuro di NTS sarà all’insegna dell’innovazione, senza però mai dimenticare il territorio e i valori tramandati dalla famiglia Manzoni al nuovo assetto manageriale.
«La nostra azienda – conclude Manzoni – nasce dal coraggio imprenditoriale di padre e figlio, che purtroppo oggi non ci sono più.
Questo ci ha insegnato che se le persone non sono eterne, lo sono certamente i loro ideali e valori. Ecco perché, pur nascendo come azienda famigliare, crediamo fortemente in un modello di gestione manageriale».
LE COMPETENZE TECNICHE VALGONO COME LE RELAZIONI
L’attenzione verso l’innovazione è un altro valore fondamentale per NTS.
L’azienda investe ogni anno infatti circa il 7 % del proprio fatturato in R&D, una percentuale che si traduce in una serie di azioni che permettono di concretizzare appieno il moderno concetto di Industria 4.0. Negli ultimi tre anni, la realtà di Lallio ha investito 3,3 milioni di euro in innovazione tecnologica, migliorando l’intera produzione tramite processi di automazione di ultima generazione.
Tra questi sistemi spicca una nuova isola robotizzata che permette cicli di alta produttività e qualità per la realizzazione di un supporto specifico per gruppi faro “intelligenti”.
Tutte le fasi della produzione avvengono in maniera automatica e sono interconnesse al software Mes (Manufacturing Execution System) che controlla l’intero sistema, mettendo in tempo reale a disposizione dei dipendenti una serie di dati: dai tempi impiegati ai prezzi prodotti, dalla gestione delle emergenze al controllo del processo. Oltre ai macchinari, NTS crede però fortemente nella formazione dei propri collaboratori tramite una serie di azioni di hard e soft skills che puntano proprio al miglioramento delle conoscenze tecniche, del dialogo tra colleghi e del percorso di crescita personale di ogni collaboratore. «Le persone – assicura il vice presidente Marco Manzoni – sono la risorsa fondante della nostra azienda: la loro crescita personale e professionale è il vero valore aggiunto della nostra realtà».
Clicca qui per vedere l’articolo completo.