FAQ 4 – Si può riciclare il termoindurente?

Si. Sebbene in modo diverso rispetto al più semplice termoplastico, al quale basta un incremento di temperatura per riportarlo in fusione e quindi ristamparlo.

Per il termoindurente, invece, ci vuole un po’ più di energia: non basta solo il calore ma ci vuole anche energia per azionare un processo di polverizzazione dal quale ottenere la polvere che può essere rimessa nella nuova produzione di materiale.

Nel principio foot print per il bene del nostro pianeta, dobbiamo però sapere che queste forme di riciclo richiedono altra energia (costo) all’ambiente per farle. Pertanto dobbiamo allenarci a spostare l’attenzione sulla prima forma di riciclo a costo zero: il riutilizzo. Per definizione i nostri componenti tecnici che siano in materiale termoindurente o termoplastico, sono prima di tutto, riutilizzabili infinite volte.  Stiamo parlando, infatti, di prodotti che hanno un lunghissimo ciclo di vita: si parla anche di 40 anni. Detto questo i pezzi di scarto e di sfrido dei processi (sia nel termoplastico, sia nel termoindurente) stanno costantemente diminuendo e ciò che rimane è comunque tecnicamente riciclabile al 100%. La vera sostenibilità è quella poi di valutare costi ed energia necessari per trasformare gli scarti in materiale riutilizzabile o procedere a smaltimento alternativo.

Contattaci subito per sapere se il nostro approccio integrato può portare valore aggiunto anche nella tua azienda.

 

 


Giorgio Testa

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