Intervista a Matteo Longhi

In questi giorni abbiamo intervistato l’Ing. Matteo Longhi, Production Planner in NTS.
A lui abbiamo chiesto di svelarci il segreto della buona organizzazione.


INTERVISTA A MATTEO LONGHI

Quando sei arrivato in NTS?
Nel 2008. Il mio arrivo è coinciso con un periodo non propriamente positivo per l’economia mondiale; a quei tempi ero addetto all’industrializzazione dei processi. Qualche anno dopo – nel 2010 – la nostra azienda ha assistito a un’impennata del mercato, motivo per cui sono stato adibito alla programmazione della produzione, ambito che oggi ho il piacere di coordinare con grande entusiasmo.

 

In concreto di cosa ti occupi?
Programmo la produzione aziendale.
Il mio ruolo consiste nel gestire tutte le risorse (materie prime, forza lavoro, macchinari) affinché si produca nei giusti tempi e secondo gli standard qualitativi concordati.
Competenze gestionali a parte, credo che la parte più delicata del mio lavoro sia interpretare e filtrare le richieste provenienti dall’esterno per poi trovare un corretto bilanciamento delle forze interne. In molti, a ragione, paragonano il mio lavoro in azienda a quello di un funambolo che deve sempre trovare l’equilibrio tra forze diverse. Cercare la soluzione più giusta e non arrendersi mai: questi sono i principi che metto in atto ogni giorno.

 

Come alimenti il tuo equilibrio?
Coltivo ogni giorno un pensiero: non esistono preconcetti, stereotipi, ricette capaci di adattarsi in tutti i contesti. Ogni situazione e ogni persona meritano un trattamento specifico e personalizzato. Indispensabile è trovare con tutti un terreno di dialogo, mai di scontro.
Un altro alleato potente per riequilibrare l’energia è certamente lo sport, la mia arma nel cassetto per scaricare tensioni e negatività.

 

Quale sport pratichi?
Amo il basket. Cerco di ritagliarmi almeno due o tre appuntamenti settimanali.
Inoltre sono Presidente dell’Associazione Sportiva Pallacanestro Ranica.
Credo che lo sport sia una grandissima risorsa: cerco di instillare questo principio nei miei giovani e, soprattutto, nei loro genitori.
Prepararsi al meglio per una competizione, comportarsi con correttezza, gioire per la vittoria e comprendere meglio se stessi attraverso la sconfitta sono tutte esperienze che non rimangono sul campo ma che si trasferiscono inevitabilmente nel nostro vissuto quotidiano.

 

IN NTS siete tutti parecchio sportivi. È un caso?
Credo che nella vita, dopo tanto girovagare, si rimanga inevitabilmente attratti dai propri simili.
IN NTS valori come correttezza, impegno e determinazione sono condivisi da tutti, motivo per cui non mi stupisce che tra colleghi vi sia un background comune.

 

Che cosa ti piace di più di NTS?
Per prima cosa chi lavora qui sente di essere parte di qualcosa.
Le decisioni non sono mai calate dall’alto, sono sempre condivise e spiegate con il team.
Credo che la parola ascolto sia davvero sentita a tutti i livelli.
Un esempio personale: quando mi sono reso conto che avevo un carico di lavoro eccessivo, sono stato subito affiancato da un collaboratore.
Questo mi ha permesso di delegare alcune attività operative e di potermi concentrare di più sul coordinamento. È stata una scelta che la Direzione ha fatto con grande naturalezza e disponibilità.
Ecco, io credo che il bello di NTS sia racchiuso in questa profonda attenzione alle persone.

 

Ci sono altre parole chiave per descrivere la vita in NTS?
Trasparenza e famigliarità. Nonostante l’azienda sia ormai estesa non manca mai quella sensazione di connessione profonda che ti permette di stare e di lavorare bene. Non ci sentiamo singole unità ma una squadra.

 

IN NTS si dà molta importanza alla formazione anche sulle soft skills. La trovi utile?
Nonostante in principio nutrissi qualche diffidenza, devo ammettere che il percorso di crescita personale che stiamo affrontando con Paolo Manocchi sia molto arricchente.
Sto imparando sulla mia pelle quanto sia indispensabile creare un sistema aziendale autosostenibile, avere colleghi fidati, creare un team di lavoro che funzioni anche in mia assenza.
Quando ti focalizzi sulla qualità delle relazioni, sperimenti un nuovo modo di lavorare: più produttivo e, allo stesso tempo, più soddisfacente. Auspico che questo percorso formativo sia esteso a tutti i ruoli aziendali.

 

Parlando di futuro, che cosa ti aspetti per i prossimi anni?
Se sogno ad occhi aperti vedo un prodotto made in NTS, tutto nostro dalla progettazione alla realizzazione, un prodotto altamente tecnologico e di alta gamma.
In fondo, non dimentichiamo che sono pur sempre un ingegnere 🙂