Il lavoro del futuro si costruisce oggi – Intervista di Marco Manzoni a Intellimech

Il lavoro del futuro si costruisce oggi: ecco il tema dell’intervista di Intellimech all’AD di NTS Marco Manzoni a tema giovani e imprese.

Marco Manzoni ha aperto così l’intervista: “Siamo di fronte ad una trasformazione epocale dello scenario nel quale i cambiamenti nelle richieste delle imprese, sollecitate da fattori come innovazione tecnologica e sostenibilità, devono fare i conti con esigenze imponenti anche a livello sociale e culturale. Soprattutto in Europa e in Italia queste problematicità prendono il nome di calo demografico e invecchiamento crescente della popolazione, che si aggiungono ad atteggiamenti nuovi di tanti giovani rispetto al tempo del lavoro e alla gestione della propria vita. Un fatto è certo: i giovani di oggi sono diversi rispetto anche solo alla generazione precedente.”

Ha proseguito poi parlando di come il mondo del lavoro e quello dell’istruzione superiore necessitino ora più che mai di un dialogo proficuo, in cui anche le imprese e le organizzazioni rappresentative come Confindustria devono giocare un ruolo fondamentale.

“Possono esserci pareri e giudizi diversi su questa realtà, a volte elogiativi, a volte critici, ma non si può sottovalutarne i cambiamenti. Le imprese, esattamente come la scuola, non solo devono considerarli come elementi prioritari, ma attivare percorsi propositivi. I giovani hanno bisogno di risposte concrete, oltre che di analisi sulla loro identità o aspettative. In tal senso Confindustria Bergamo ritiene di avere un ruolo e una responsabilità importanti. Un primo percorso di impegno per noi di Confindustria è proprio quello analitico.
Anche se nessuno può prevedere il futuro con certezza, è necessario infatti monitorare e capire sempre meglio il lavoro che sta cambiando, proprio come la fabbrica e il mondo produttivo. Guardare in anticipo a come cambierà il lavoro, può aiutare tutti a prepararsi in tempo per il futuro. Basti pensare all’impatto sempre maggiore della digitalizzazione sulla gestione delle risorse umane. Si tratta per il nostro team dell’Education, di un’attività in costante incremento che coinvolge anche gli imprenditori di tutti i Gruppi merceologici, facendo così proprio lo spirito di collaborazione con le scuole. È sempre in evoluzione e implementazione, anche perché trasferiamo i dati delle nostre ricerche tanto alle aziende quanto agli istituti scolastici e universitari. Sono loro i nostri interlocutori primari, verso i quali mettiamo in atto iniziative di collaborazione finalizzate prima di tutto all’orientamento degli studenti e alla conoscenza del mondo industriale. Le storiche attività di alternanza scuola lavoro sono state sostituite da tempo da nuove proposte e opportunità che favoriscono meglio il contatto e il dialogo fra aziende e studenti.
Queste iniziative, che gestiamo e promuoviamo, si connettono in modo sinergico a manifestazioni che sviluppano ulteriormente le possibilità dei giovani di incontrare e conoscere le aziende. Un ottimo esempio è il Bergamo Job Festival, che coinvolge circa un migliaio di studenti e 185 aziende del territorio, creando più di 5.000 momenti di colloquio. Sempre nell’ambito degli eventi e delle manifestazioni è molto stretto il nostro rapporto collaborativo con le Università e con quella di Bergamo in particolare.”

Continua “Un discorso specifico, per la sua crescente e strategica importanza, ha poi la nostra attività in ambito ITS. Ricordiamo che questo tipo di corsi post diploma è caratterizzato proprio da una forte integrazione con il sistema delle imprese nella partecipazione alla progettazione dei profili, nella presenza di esperti dal mondo del lavoro per oltre il 50% della docenza e nella realizzazione di almeno 800 ore formative in tirocinio o in apprendistato. Confindustria Bergamo si sta facendo parte attiva per costituire un tavolo comune di tutti gli ITS in modo da cogliere le sinergie tra le Fondazioni, valorizzare il ruolo delle imprese e sperimentare nuovi modelli per il potenziamento della filiera tecnico-professionale. Potremmo fare diversi altri esempi dell’articolazione del nostro impegno. In tutti gli ambiti dove operiamo si evidenzia comunque come le persone sono e restano il bene più prezioso di un’organizzazione. La chiarezza su
entrambi i fronti può far emergere i bacini di competenze in cui si è a corto di talenti, consentendo di intervenire prima che una tale carenza diventi un ostacolo alla competitività. Concludo ricordando come il PNRR dedica tutta la missione 4 ai processi di innovazione nel sistema di istruzione, con particolare attenzione al collegamento scuola-impresa. Filo conduttore generale:
la valorizzazione del ruolo educativo delle imprese. Questo principio è finalizzato ad un obiettivo, in linea con le best practice europee, che puntano all’aumento dell’occupabilità dei percorsi scolastici e di conseguenza alla riduzione del mismatch rispetto ai fabbisogni di competenze delle imprese. In sintonia con questi principi, come Confindustria Bergamo siamo impegnati ad aiutare le scuole, fin dalle primarie, ad accompagnare gli adolescenti verso una scelta consapevole del percorso di scuola superiore che contempli, oltre alla scoperta delle loro attitudini, anche le prospettive a livello di futuri sbocchi professionali. Il tema prevalente è quello di offrire un ampio quadro sul cambiamento del mercato del lavoro e dell’industria stessa. Per tanti giovani queste informazioni si traducono in una piacevole scoperta, accorgersi di come industria e fabbrica sono assai diverse da come le avevano immaginate.”

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